Descrizione
Il Secolo d’oro fu tra l’altro un periodo che consenti in quella piccola porzione d’Europa un notevole sviluppo delle arti e in particolare della pittura e furono numerosi gli artisti che riuscirono a fare conoscere il loro nome ben al di fuori dei confini nazionali. Ed è infatti a questa precisa suggestione di tipo artistico che mi sono ispirato per dare vita a uno dei personaggi di questa storia. Un pittore olandese del seicento, un uomo che oltre ad essere un grande artista si dedica alla meno confessabile professione di sicario, attività collaterale che tuttavia nella sua vita professionale e nella sua sfera privata hanno un importanza pari se non superiore a quella della sua attività principale. Attraverso una sinergia di tipo continentale, quasi a volere preconizzare un’integrazione europea ante litteram, le professionalità del pittore vengono conosciute e apprezzate in tutto il continente, anche in quel remoto angolo d’Europa chiamato Ducato d’Aosta.
Naturalmente per compiere in una regione cosi distante il lavoro per il quale è stato prezzolato, il sicario deve effettuare un lungo viaggio accompagnato dal suo valido seguito di assistenti e aiutanti. All’interno di questo Mucchio Selvaggio, che è contraddistinto da personaggi di varia umanità e pericolose capacità, abbiamo una serie di caratteri umani che illustrano in tutte le possibili sfaccettature lo svolgimento di un classico romanzo storico di cappa e spada. Che poi questi banditi vadano a compiere le loro gesta criminose in quella piccola regione cosi diversa da quella dalla quale provengono, ma che lascia in loro un ricordo che va al di là del fatto puramente contingente e che cambierà per sempre le loro vite, lascia intendere chiaramente l’importanza da attribuire al fattore geografico nello sviluppo della storia.
Valter Sandri