Il Ferragosto

Ferragosto, la Grande “Festa di Mezza Estate”, le “feriae Augusti” (il riposo di Augusto) furono istituzionalizzate dall’Imperatore Ottaviano. Durante questo periodo, i contadini godevano di un periodo di riposo dopo la fatica dello stoccaggio dei raccolti estivi, mentre i magazzini si riempivano di cibo.

Ricorrenza sacra di origini molto più antiche, essa ripone il suo significato tradizionale nel fatto di rappresentare la fine della stagione calda e l’inizio dei sei “mesi neri” del calendario celtico: un periodo di tenebre e mistero che, con l’accorciarsi delle ore diurne, dava accesso agli esseri inferi che da quel momento avrebbero iniziato a percorrere le terre umane sempre più desolate dal sopraggiungere dell’Inverno.

Per questo motivo nella notte che precede il 15 Agosto si accendevano grandi falò, parafrasati oggi dal moderno barbecue, intesi come invito agli Dèi a voler prolungare ancora per un po’ il calore estivo e la lunghezza di quelle giornate che dal Solstizio d’Estate avevano ormai inesorabilmente iniziato ad accorciarsi e così avrebbero continuato a fare sino alla fatidica notte del Solstizio d’Inverno il 21 dicembre.

Horus Dio FalcoEsotericamente il Fuoco, come il Sole portatore di Luce e i Calore, veniva acceso a contrastare il buio dell’Inverno e il gelo della Terra, Luce che serviva a combattere i Demoni che con il progredire delle Tenebre sorgono dalle profondità della Terra e dello Spirito Umano.

Sul piano Astrologico e Astronomico in questo periodo il cielo è dominato dai segni del Leone e della Vergine. Attorno al 15 Agosto Sirio comincia ad essere visibile prima dell’alba (levata eliaca) e sta a significare l’inizio del riposo delle piante e la fine del raccolto. Sirio, la “Stella del Mattino”, simbolo della Dèa Iside (e delle sue innumerevoli successive incarnazioni) che in tale data veniva festeggiata già nell’antico Egitto.

Il senso esoterico che caratterizza questa magica notte di festa è strettamente legato agli elementi Acqua e Fuoco, con valenze di origine probabilmente preistorica.

Per gli antichi l’Acqua aveva un significato magico: essa purifica il corpo e lo spirito e, dopo un periodo di sosta, serve a restituire le energie materiali e spirituali. Immergersi nell’acqua di mare, di laghi e fiumi divienne un gesto lustrale di purificazione in previsione dell’Autunno e dei molti lavori indispensabili per la sopravvivenza all’Inverno imminente.

L’accensione del Fuoco, dal suo canto, ci rammenta che con il Solstizio d’Estate il Sole e la sua energia luminosa hanno iniziato ad immergersi negli abissi e dal 15 Agosto questa energia riemerge dalle acque con le sembianze della Dea Madre originaria: amorevole e protettrice.

In questa ricorrenza, tra le vecchie usanze contadine vi era quella di intrecciare ghirlande di finocchio da porre dinanzi alle porte per proteggere la casa dagli esseri malvagi; di confezionare cibi, vino aromatico e marmellate a base di gelso; di scambiarsi gli auguri in memoria dell’usanza romana di porgere gli auguri ai datori di lavoro in cambio della “mancia”, abitudine poi sopravvissuta nella consuetudine di una tredicesima mensilità natalizia.